domenica 17 ottobre 2010

LORDS OF SHADOWS, IL MIGLIOR CASTLEVANIA DELLA STORIA DEI VIDEOGAMES?

Qualche settimana fa è uscito per Xbox360 l’ultimo episodio della famosa serie videoludica Castlevania, intitolato Lords of Shadows. Nata nel lontano 1985 questa saga che ha come tematica principale la lotta della famiglia umana dei Belmont e alleati contro il famosissimo re dei vampiri, il conte Dracula e suoi seguaci ,ha avuto un seguito sempre maggiore a mano a mano che apparivano nuovi capitoli sui vari tipi di consoles da gioco.
Gli ingredienti di questo successo pluriennale sono presto detti: una grande azione (ma non solo) ,grande giocabilità, ma soprattutto, aggiungo io, atmosfere dark-fantasy , che specie agli inizi della storia del videogame era abbastanza inusuale vedere in un prodotto che si credeva (allora) destinato solo ai non adulti.

La trama: siamo nel 1047, in pieno medioevo, e il protagonista, Gabriel Belmont, è un cavaliere tormentato (gli è stata barbaramente assassinata la moglie), appartenente all’ordine della Confraternita della Luce. Questi lo hanno incaricato di indagare sugli eventi apocalittici che stanno martoriando la terra. L’attività di demoni e mostri si è infatti intensificata oltre misura, e le persone già oppresse dalla fame e dalla peste, vivono in uno stato disperante di paura e abbandono . Tuttavia sembra che non tutte le speranze siano perdute , una profezia dice che un cavaliere giungerà, scoprirà, e con l’aiuto di alcuni poteri e alleati potenti, sconfiggerà le vere cause del male, i signori dell’ombra, che danno appunto il titolo al gioco, protagonisti di una misteriosa e soprannaturale regia….

Partendo da una storia dark-fantasy abbastanza semplice, ci si accorge man mano che si va avanti, che vengono trattate tematiche importanti come l’amore, la vendetta, il senso dell’esistenza, e il male, in maniera non semplicistica, ma profonda e emozionante, come raramente si vede, specie in un videogames come questo che è sostanzialmente un action-adventure con grafica in tre dimensioni di ultima generazione. Gabriel è un uomo che deve misurarsi costantemente con il suo lato oscuro, non è un paladino senza macchia e timore, e non può fare tutto da solo.


I cattivi che affronta non sono delle macchiette, ma emanano tutti, dal mostro più semplice fino ai boss di fine capitolo , intelligenza e carisma. Grande merito va dato, quindi, al gruppo di programmatori spagnoli (Mercury Steam) già autori del visionario e controverso Clive Barcker’s Jericho.



Tecnicamente parlando, il lavoro che hanno svolto è superbo, indimenticabile. Gli ambienti che caratterizzano i 12 lunghi capitoli del gioco (in cui sarà possibile ritornare, una volta completati, per sbloccare potenziamenti vari e reliquie), lasciano letteralmente a bocca aperta per bellezza, varietà ,e, ci tengo a sottolinearlo, atmosfera. Si passa dalla mitica città di Agartha, immersa nella foresta , a boschi, paludi, zone rocciose e desertiche, fortezze abbandonate, e poi ancora terre fredde, innevate, patria naturale dei crudeli vampiri, in un crescendo di emozioni  tanto che non si vorrebbe più smettere di viaggiare nei fantastici scenari creati dalla geniale Mercury Steam.

La missione che si intraprende con Gabriel e alleati mi ha fatto fanno venire in mente le atmosfere magiche, cupe e malinconiche del film Excalibur, con i cavalieri di Re Artù alla ricerca del Graal. La colonna sonora è pure molto bella, suggestiva, come anche gli effetti sonori e atmosferici. Per chi ha già giocato qualche episodio di Castlevania, dico subito che ritroverà tutto l’essenziale che riguardava la saga più uno stile decisamente moderno e innovativo.

Anche se il titolo come tipo di gioco e utilizzo della grafica tridimensionale renderizzata (telecamera fissa) copia gli splendidi God of War e Dante’s Inferno, a mio avviso riesce a essere un prodotto, nel globale,superiore a entrambi. Il gioco non è mai frustrante, dotato di enigmi molto belli (uno su tutti quello del carillon nella casa della strega Baba Yaga), un sistema di controllo perfetto, e combattimenti mai stati così epici e emozionanti da fare ( quello contro la regina dei vampiri Carmilla o quello contro un gigantesco Titano di roccia sono tra i migliori a memoria di videogiocatore)

In conclusione, a tutti i possessori di Xbox360, un titolo da avere assolutamente, sia che siate degli appassionati del mondo di Castlevania oppure no. E’ il migliore capitolo della saga in tre dimensioni (migliore dei pur buoni Lament of Innocence e Curse of Darkness usciti anni fa per Playstation 2) e ,secondo me, anche del celeberrimo Sinphony of the Night in due dimensioni. Voto 9 e mezzo.

Articolo di leonealex7

martedì 28 settembre 2010

LA BUFALA DELL’AMBASCIATORE ONU PER GLI ALIENI: UN ANALISI OGGETTIVA

In questi ultimi giorni  sta facendo parlare di se  la notizia secondo cui l’Onu attraverso l’ Unoosa
 (il poco conosciuto Ministero degli affari Spaziali) avrebbe incaricato Mazlan Othman, un astrofisica malese, di fare da ambasciatrice
 in caso di contatto con entità  extraterrestri intelligenti.
Il tutto è stato  prontamente smentito  dal portavoce Onu  Jamshid Gaziyev,  e dalla diretta interessata che ha definito così la faccenda
 sarebbe bello ma è privo di fondamento”.

Tutto risolto dunque? In parte direi…..la  Othman ,stando all’ articolo che leggo su   La Stampa (versione web) ha detto:
 La continua ricerca di comunicazioni extraterrestri ci permette di sperare che un giorno l'umanità riceverà segnali dagli alieni  e quando questo succederà dovremo avere in piedi una risposta coordinata che tenga conto della delicatezza del soggetto: l'Onu è una struttura già pronta per mettere in piedi questo meccanismo» (il grassetto è mio).
Il professor Richard Crowther, esperto in diritto nello spazio presso l'agenzia spaziale che guida le delegazioni del Regno Unito alle Nazioni Unite,
rincara la dose: è «la persona più adatta se un alieno dovesse chiedere di portarlo dal nostro leader».

Che dire? L’ impressione che si ricava come al solito da questo tipo di notizie e smentite varie si riassume in un'unica parola: Confusione. Confusione specie su un argomento, quello dell’esistenza e  contatto con civiltà aliene, che negli ultimi 50 anni almeno è andato a crescere per importanza in modo costante e sempre maggiore. (si veda il moltiplicarsi di articoli,video su internet ,film, libri,  testimonianze e analisi da parte non solo di poche persone ma di illustri  scienziati e ex politici)
Tenterò di fare chiarezza in modo coinciso e il più possibile veritiero rispondendo alle due domande cardine:

1)Gli Alieni esistono?
2) ci hanno già visitato, ci visiteranno?

Da un punto di vista matematico/statistico per il punto n° 1  possiamo rispondere di sì . Francis Drake, famoso astronomo fondatore del S.E.T.I., lo ha dimostrato tramite la sua equazione. Vi consiglio di leggervela, spiegata veramente bene, da Piero Angela, su internet.

Per i più pigri sintetizzo quello che se ne ricava.

In tutto l’universo nel peggiore dei casi esistono 1000 civiltà extraterrestri, nell’ ipotesi moderata 500 miliardi, nella migliore delle ipotesi addirittura 6 milioni di miliardi. Per il punto n°2   la matematica non ci dice niente, però possiamo dire che le possibilità sono molto alte se diamo il giusto peso alle testimonianze di moltissime persone , lungo tutta la storia dell’umanità fino ad oggi, che affermano di avere avuto contatti (piacevoli e spiacevoli) con loro.

In conclusione direi che se non siamo soli nell’universo, prima o poi, di un ambasciatore avremo bisogno.

Una domanda interessante è, entreremo in contatto con quelli prevalentemente buoni oppure con quelli prevalentemente cattivi?. Nel caso ci toccassero solo i cattivi sarebbe un guaio. La ragione e i fatti  ci dicono però (come già diceva il grandissimo matematico e filosofo Leibniz ) che se il male fosse maggiore del bene , dovremmo vedere più carceri che case…



articolo di leonealex7.

venerdì 24 settembre 2010

INCEPTION, UN GRANDE VIAGGIO NEL MONDO DEI SOGNI

Dopo aver realizzato i migliori Batman della storia del cinema , Cristopher Nolan conferma ancora una volta di essere uno dei registi più geniali di nuova generazione con l’uscita nei cinema ,dopo circa dieci anni di preparazione fra idee di base,sceneggiatura ecc . di Inception. Il regista  parla di quest’ ultimo come di un “viaggio nell’ architettura della mente” e ,dal punto di vista della sua carriera, il film che voleva fare da una vita.

La trama: siamo in un futuro non troppo lontano e il protagonista Dom Cobb (interpretato magistralmente da Leonardo di Caprio) ladro professionista dei segreti del subconscio, prepara e attua , con la sua squadra di collaboratori (su tutti spicca un convincente Joseph Gordon-Levitt), quello che dovrà essere il suo ultimo colpo su commissione. Un misterioso e potente uomo d’affari vuole fare cambiare idea ad un suo concorrente e in caso di successo Cobb potrà risolvere un particolarissimo problema con la legge in cui sono coinvolte le persone che ama di più…


Partendo da un nucleo narrativo apparentemente semplice, questo film di semplice ha ben poco. Complessità ,originalità, tecnica e dinamismo sono le caratteristiche che lo contraddistinguono.
I 148 minuti di cui è composto passano alla svelta, grazie anche a un ritmo che tiene inchiodato lo spettatore , fino alla fine, in un crescendo continuo di dialoghi mai banali, dotati di riflessioni esistenziali di una profondità e attualità che difficilmente si vedono altrove, sequenze d’azione spettacolari ma in funzione della trama , effetti speciali capaci di creare scenografie surreali, suggestive,(una su tutte la sequenza di una strada principale che si arrotola su sé stessa…) che fanno passare decisamente in secondo piano qualche mancanza nella pur ottima sceneggiatura assieme ad un interpretazione forse un po’ sottotono da parte della giovanissima Ellen Page (già vista in Juno ) . Il cast di attori non protagonisti, da Michael Caine a Ken Watanabe (l’Ultimo Samurai) dalla bella Marion Cotillard (Nemico Pubblico) a Cillian Murphy (lo Spaventapasseri nei due Batman di Nolan) offre ottime interpretazioni. Il tutto è accompagnato dalla magnifica colonna sonora , potente e incisiva ,del premio Oscar Hans Zimmer nonché dall’elegante fotografia di Wally Pfister.


Pur ricordando in alcune sequenze il famosissimo film di fantascienza “Matrix” , ed essendo proprio quest’ ultimo, a detta dello stesso Nolan , una delle fonti di ispirazione per la tematica di fondo della sua opera, cioè che cosa veramente sia la realtà , Inception ha toni diversi, più maturi, ed è molto più introspettivo. L’atmosfera che si respira si accosta di più ad un film come Blade Runner. Anche qui l’acqua è spesso presente, come importante elemento simbolico, ed è inoltre chiaro che nel cinema di Cristopher Nolan manca la netta separazione tra i buoni e i cattivi , troppo spesso presente in diverse produzioni . Questo film secondo me, sarebbe piaciuto molto, se fosse vivo oggi , a Carl Gustav Jung, il celebre psichiatra famoso in tutto il mondo per i suoi studi sull’ inconscio. Nolan è un vero maestro nel descrivere e caratterizzare in modo metodico e tecnicamente curato le nostre paure, i nostri sensi di colpa, i nostri tormenti e le lotte per affrontare la vita di tutti i giorni .In più ci sa mettere anche un pizzico di ironia che non guasta mai. I suoi personaggi sono degli uomini non dei superman.

In conclusione, da vedere assolutamente sia che siate degli appassionati di fantascienza oppure no. Un capolavoro, è sicuramente il film dell’anno e uno dei più originali della storia del cinema. Da nove e mezzo in pagella.

articolo di leonealex7.

martedì 21 settembre 2010

SVOLTA STORICA IN SVEZIA , L’ESTREMA DESTRA ENTRA IN PARLAMENTO: CHE STA’ SUCCEDENTO REALMENTE ALL’EUROPA?




La notizia è di quelle che hanno portata epocale. Per la prima volta nella sua storia il parlamento svedese avrà un partito di estrema destra. Sono i “Democratici di Svezia”, con a capo il trentunenne Jimmy Akesson che  con il 5,7% dei voti hanno superato la soglia minima (4%) necessaria  per entrare.

La coalizione di centrodestra guidata dal primo ministro Frederik Reinfeldt, che ha battuto con il 49,1% i socialdemocratici di Mona Sahlin,  ha già fatto sapere che non collaborerà con Akesson e il suo partito. Dello stesso avviso la Sahlin che ha detto testualmente che “non  li toccherei neanche con le pinze” facendomi tornare con la memoria alla famosa frase di Benigni “non toccherei  Previti neanche con una canna da pesca” che tanto mi fece ridere allora.

Peccato che adesso ci sia poco da ridere. La Svezia è solo il culmine di un fenomeno che riguarda tutta l’Unione Europea. Il progressivo rafforzamento dei partiti estremisti. Perché? e soprattutto perché anche nella avanzatissima e civilissima Svezia, stato modello?.

Si potrebbe rispondere in molti modi ma ne scelgo uno coinciso. Stando ad un rapporto dell’ UE del 2007 gli ammortizzatori sociali in Svezia hanno un impatto del 60%  per alleviare il rischio povertà. E’ matematico che al crescere della popolazione su un determinato territorio,  decresce la “fetta di torta” da ripartire. Quindi più immigrazione e disoccupazione uguale meno soldi per tutti da distribuire da parte dello stato. Come predisse giustamente Tremonti già anni fa in uno dei suoi libri  si esporterà ricchezza ma si importerà povertà”. E  siccome la miseria non la vuole nessuno ecco che da una parte si cerca di emigrare qui in Europa e dall’altra si ha paura che le regole dell’ Unione Europea sull’immigrazione siano inadeguate o peggio ancora non vengano fatte rispettare.

Che fare allora?
Nel 1995 Jeremy Rifkin scrisse un libro che pochissime volte viene citato: “La fine del lavoro”. Questo libro tratta argomenti di economia a livello globale in modo autorevole, con un linguaggio semplice e preciso. Ne consiglio caldamente la lettura ma nel frattempo per i più pigri  ne riassumo il concetto chiave; In futuro i robot prenderanno il posto dell’uomo in quasi tutte le mansioni lavorative, quindi si dovrà puntare sulla riqualificazione della maggior parte dei disoccupati  in altri lavori di tipo  sociale e culturale più si dovrà fare una legge che garantisca uno stipendio da parte dello stato ai più bisognosi.

Ma per far questo secondo me sarà necessario che:

1)I paesi più arretrati vorranno sviluppare e valorizzare con  nuove tecnologie e  nuove politiche  il proprio territorio. (altrimenti  continueranno le emigrazioni di massa)

2)I paesi più avanzati  vorranno usare la  propria potenza tecnologica e culturale non  per sfruttare, ma per  responsabilizzare. (in caso contrario staranno bene in pochissimi)

In conclusione penso che il destino del pianeta sia quello di essere valorizzato tutto e non in parte. E’ una necessità , non  una possibilità qualsiasi…



articolo di  Leone Alessio.